Quali sono i fiori che ci annunciano l’arrivo della primavera?
I fiori primaverili sono il vestito della feste che la natura indossa per farsi bella. Il poeta bengalese Rabindranath Tagore esortava la primavera a svelare agli uomini la bellezza dei fiori, e a farlo con la stessa maestria e con l’identico tocco magico che userebbe un pittore utilizzando un pennello per ritrarre le piante su una tela. Quale simbolo è più efficace, se non proprio un fiore, per annunciare l’arrivo di una stagione sinonimo di un tripudio di colori che si manifestano in tutto il mondo vegetale? Anche nei giardini, nei balconi e nei terrazzi, il modo migliore per dare il benvenuto alla bella stagione è quello di allestirli con tante piante verdeggianti e colorate, scegliendo quelle che proprio in primavera fioriscono, dando il meglio di sé.
Quali piante fioriscono in primavera?
L’elenco dei fiori primaverili è pressoché infinito, sono davvero tantissimi i fiori primaverili profumati che possono rallegrare i terrazzi e i balconi con le loro fragranze e i loro colori accattivanti, dalle azalee ai narcisi, i tulipani, le primule, i gerani, il mughetto, le viole, il giacinto, le rose.
Vediamone alcuni nel dettaglio.
Le azalee
Tra i nomi di piante che fioriscono in primavera non si possono non menzionare le azalee. Originarie dell’America e dell’Eurasia, queste piante hanno un indiscusso potere ornamentale grazie a una fioritura prolungata che inizia a marzo e termina a ottobre. Appartengono al vastissimo genere Rhododendron e sono idonee sia alla coltivazione in giardino che in vaso. Sono piante mediamente resistenti e longeve ma richiedono cure e attenzioni per svilupparsi e dare vita a una fioritura rigogliosa. Essendo acidofile, non tollerano il calcare nel terriccio di coltivazione e nell’acqua utilizzata per le irrigazioni. Apprezzano i concimi, un rimedio casalingo molto efficace per concimare queste piante è quello di utilizzare i fondi di caffè mescolati al terriccio. Vanno umidificate di frequente ma bisogna evitare i ristagni idrici, soprattutto nella coltivazione in vaso, perché l’acqua in eccesso farebbe marcire le radici compromettendo la salute della pianta. Amano la luce solare, quindi sono destinate a un angolo soleggiato del giardino o, se in vaso, vanno collocate in una zona assolata del balcone. Se ottiene le giuste cure e trova le condizioni ideali, l’azalea riesce a creare un’atmosfera amena e allegra con i suoi bellissimi fiori nelle infinite varietà cromatiche che vanno dal rosa al rosso, dal bianco al magenta.
Le primule
Il nome racconta molto di questa pianta erbacea, deriva da primus in latino che lo nomina il primo fiore di primavera, infatti questa pianta è tra le più precoci nella fioritura primaverile. Ne esistono ben 550 specie, alcune più rustiche, altre più delicate. Può essere coltivata in vaso oppure utilizzata per decorare con un elemento vegetale i giardini rocciosi, per creare bordature o allestire aiuole colorate. Il terreno deve essere mantenuto umido e fertile e, soprattutto per la coltivazione in vaso, è importante assicurare un efficace drenaggio e concimare il terriccio periodicamente per il giusto nutrimento e il sufficiente apporto di oligominerali che garantiscono la salute della pianta. L’azalea ricambierà tutte le cure che le vengono dedicate con una bellissima fioritura dai colori più disparati, dal bianco al giallo passando per le tonalità del rosso.
I tulipani
Il nome deriva dal turco tülbent, turbante, perché ricorda proprio la forma di questo copricapo orientale. Originari della Turchia, i tulipani giunsero in Olanda nel XVI secolo dove furono generate moltissime varietà di questo fiore che, successivamente, si diffuse anche nel resto d’Europa. Sono tipici fiori primaverili, la fioritura inizia tra aprile e maggio. Per i molteplici colori vivaci e per l’aspetto elegante che li caratterizza, i tulipani vengono usati frequentemente per allestire aiuole nei giardini o nei parchi ma anche per decorare balconi o terrazzi perché sono ideali anche per la coltivazione in vaso. I bulbi vanno piantati in autunno in una zona soleggiata e innaffiati un paio di volte alla settimana, se piantati in giardino non è necessario annaffiarli perché si fanno bastare l’acqua piovana. Una curiosità: proprio come la rosa, anche il tulipano, nel linguaggio dei fiori, significa amore vero, quindi si può inviare un elegante mazzo di tulipani, al posto del consueto mazzo di rose, quando si desidera dichiarare il proprio amore sincero.
Quali sono i fiori da giardino che annunciano la primavera?
Sono tantissimi i fiori primaverili da giardino, delicati, allegri, aggraziati e profumatissimi, appaiono nelle prime giornate di sole per annunciare l’arrivo della bella stagione.
Il gelsomino
Nella cultura islamica, il gelsomino era considerato il fiore che profumava il paradiso ed è, ancora oggi, così apprezzato per la sua inebriante fragranza che è diventato simbolo della città di Damasco. Il suo nome deriva proprio dal persiano antico e significa fiore bianco. Fu portato in Europa dai portoghesi che si spinsero verso est, per esplorare l’Oriente, durante il XVI secolo. Le specie più usate in giardino sono quelle rampicanti, con la loro ricca fioritura, alternata alle foglie di un verde brillante, decorano egregiamente angoli di muri, intere pareti e pergolati. Una irrigazione costante ma non eccessiva, una concimazione all’inizio della primavera per fornire alla pianta tutti i nutrienti necessari a garantire una rigogliosa fioritura, e una potatura annuale per dare spazio ai nuovi rami e mantenere in ordine la pianta, sono le cure principali da dedicare al gelsomino.
La camelia
È uno dei fiori da piantare a marzo in vaso, la camelia è una pianta originaria dell’Asia e deve il nome proprio al botanico J.K.Kamel che la portò in Europa dal Giappone nel 1600, colpito dalla bellezza dei suoi fiori di un colore rosa intenso, simili alle rose. La camelia richiede un terriccio a pH mediamente acido, meglio se mescolato con della sabbia per facilitare il drenaggio. Non tollera l’esposizione diretta alla luce solare, preferisce le zone ombreggiate. Questa pianta è piuttosto delicata, non resiste alle gelate e ai climi molto freddi caratterizzati da temperature troppo rigide. È preferibile piantarla sotto gli alberi che, soprattutto durante l’inverno, possono proteggerla dal vento e dal freddo intenso.
Le rose rampicanti
Un arbusto sempreverde che si adatta anche alla coltivazione in vaso ma dà il meglio di sé in giardino, dove trova sufficiente spazio per sviluppare la sua ineguagliabile presenza scenica, decorando con eleganza qualsiasi sostegno, dai muri ai porticati fino ai gazebo e agli archetti decorativi. L’universo delle rose rampicanti è così vasto, ne esistono talmente tante varietà, che non è esagerato affermare che chiunque può individuare la sua rosa, il fiore primaverile che meglio degli altri rispecchia i propri gusti estetici. Con o senza spine, più o meno profumate, bianche, rosa, arancio, rosse e quasi ogni altro colore che la primavera possa immaginare, riesce a manifestarsi in una variante di queste preziose piante. Dategli un sostegno su cui arrampicarsi, e qualche attenzione neanche troppo impegnativa, e loro vi regaleranno un angolo di bellezza che renderà unico il vostro giardino, per tutta la primavera e l’estate inoltrata. Tra le varietà più diffuse c’è la Rambler che produce una fioritura primaverile molto generosa, con fiori piccoli ma numerosi, e non necessita nessuna potatura. Le Climber hanno una fioritura meno abbondante, rispetto alle Rambler, con rose dalle dimensioni importanti e in una vastissima gamma cromatica. Questa varietà richiede qualche attenzione in più, ad esempio una potatura annuale che serve per fare spazio a una seconda fioritura autunnale. Irrigazioni senza ristagni durante il periodo estivo, concimazione autunnale con un fertilizzante organico e una moderata esposizione, sono le poche cure che garantiscono il benessere e la longevità di queste piante primaverili.
Fiori da mettere sul balcone per l’arrivo della primavera
Nella scelta dei fiori primaverili da balcone, bisogna tenere conto anzitutto dell’esposizione. Se il balcone è più ombreggiato, perché esposto a nord, bisogna scegliere piante che prediligono le zone ombrose, se è più soleggiato, perché gode di un’esposizione a sud-ovest, bisogna scegliere i fiori da balcone che tollerano il pieno sole.
I gerani
Sono i fiori primaverili da balcone più popolari. Durante la primavera e l’estate, è molto frequente vedere vasi di gerani che si affacciano dai terrazzi e dalle finestre per dare il benvenuto ai primi raggi di sole. I gerani appartengono alla famiglia delle Geraniacee che comprende numerosissime specie, alcune ibride e con caratteristiche anche molto peculiari, come le foglie profumate e colorate. Per la semplicità di coltivazione e le pochissime cure che necessitano, queste piante primaverili non possono mancare su nessun balcone, anche quello del giardiniere più maldestro. Resistono al clima torrido e anche a quello più rigido delle zone alpine, ma non tollerano le temperature sotto lo zero e il freddo persistente, per questa ragione è la coltivazione in vaso quella più indicata, perché durante la stagione invernale le piante non possono rimanere all’esterno ma devono essere dimorate al chiuso. Solo nelle zone a clima molto mite è possibile interrarli in giardino, in una zona riparata e soleggiata. Anche la riproduzione è molto semplice, avviene per talea, è sufficiente prelevare un rametto da una pianta, ripulirlo e metterlo a dimora in un piccolo vaso, preferibilmente nella stagione autunnale.
La lavanda
Una pianta aromatica che, con i suoi fiori viola, riesce a farsi notare senza mai passare inosservata. Adora i raggi solari ed è uno tra i fiori da balcone da coltivare in pieno sole. Necessita di un contenitore capiente perché si sviluppa a cespuglio, ogni piantina ha bisogno di uno spazio minimo di 40 cm. Soprattutto se coltivata in vaso, per assicurare una generosa fioritura è importante concimare la lavanda con un fertilizzante a base di fosforo, potassio e azoto. Il profumo dei suoi fiori è così intenso, persistente e gradevole che, una volta essiccati, sono impiegati per realizzare pot-pourri da inserire in sacchetti di lino o cotone destinati ai cassetti e agli armadi per profumare la biancheria. Gli amanti del fai da te, possono raccogliere i rametti fioriti della pianta in piccoli mazzetti e lasciarli essiccare appesi con il gambo verso l’alto in un luogo ventilato e asciutto. La lavanda è ampiamente utilizzata anche nell’industria cosmetica per produrre creme, saponi ed essenze profumate. L’olio di lavanda è uno degli oli essenziali utilizzato nell’aromaterapia per combattere l’insonnia, l’ansia e le irritazioni della pelle.
Il narciso
Conosciuto sin dall’antichità, già dagli Egizi e dai Greci, il narciso è un fiore primaverile che si caratterizza per il profumo intenso e per una estetica delicata ma molto attraente. Il nome deriva dal termine greco narkao, lo stesso dal quale deriva la parola narcotico, con il significato di paralizzare, stordire. È, infatti, un fiore ad alta tossicità, il bulbo contiene un alcaloide che può causare anche la morte. I fiori essiccati del narciso sono usati come antispasmodico per le loro proprietà sedative. Nel mondo antico era apprezzato al punto che generò perfino un mito, quello del giovinetto Narciso, che rispecchiandosi nell’acqua di uno stagno, non riconoscendosi, si innamorò della sua stessa bellezza. I suoi fiori delicati dal candido colore bianco e dalla corona di colore giallo sono ideali per la coltivazione in vaso, destinati ad abbellire e decorare efficacemente i balconi e i terrazzi. Sono utilizzati anche in giardino per realizzare bellissime aiuole. La coltivazione è relativamente semplice, i bulbi vanno interrati in autunno per godere della lunga fioritura che inizia a maggio e finisce in ottobre. Come tutte le piante bulbifere, una volta che i bulbi sono stati messi a dimora nel terreno, anche se i fiori si seccano in autunno rifioriscono spontaneamente l’anno successivo.